perchè il vizsla
Quello che ti colpisce del bracco ungherese, oltre la bellezza, è il suo sguardo fiero, vivace e intelligente sempre pronto a giocare o esaudire qualunque richiesta. La selezioni fatta da esperti cinofili negli anni lo ha reso instancabile e sempre attento a svolgere con diligenza il compito assegnatogli, sia esso rivolto alla caccia, alla ricerca del tartufo o altro.
Il bracco ungherese è un cane polivalente, si adatta ad ogni tipo di terreno anche se personalmente adoro vederlo muovere con possenza nei ripidi calanchi dell’appennino. La dote che mi ha colpito di più e che continua a stupirmi ogni qualvolta addestro un cucciolo è la loro innata propensione al riporto, già a 80 gg. svolgo questo esercizio con disinvoltura, precisione e con l’intento di soddisfare e gratificare il loro capobranco e conduttore. Assegnatogli un compito da svolgere non terminano la loro azione di ricerca fin quando non trovano l’ obbiettivo impartitogli, dimostrandosi instancabili e dediti al lavoro.
I Vizsla non temono l’acqua, anzi i soggetti selezionati per la caccia hanno un’ottimo riporto in lago, lavorano con temperanza anche durante le giornate piovose, non soffrono il freddo, anche se durante il periodo invernale il loro nutrimento deve essere più calorico.
Anche il contatto con il conduttore è innato, posso tranquillamente portante nelle mie passeggiate lungo i boschi anche i cuccioli di tre mesi senza mai richiamarli. Da grande, anche durante ogni azione che svolge, pone sempre uno sguardo verso il conduttore, continuando la sua azione se il conduttore va verso di lui o cambiando direzione seguendo quella del conduttore stesso o un suo segno. Tale collegamento permette di portare durante le varie escursioni anche più soggetti alla volta, senza mai perderne uno di vista, rimanendo sempre in contatto visivo con loro.
La loro versatilità, poco conosciuta in Italia, è invece famosa in tutto il mondo dove svolgono con successo la ricerca delle persone, l’agility dog e addirittura la pet terapy, data la loro notevole sensibilità.
Con i bambini i Bracchi Ungheresi sono degli ottimi compagni di gioco, non sono mai aggressivi, anzi cercano loro il contatto lasciandosi accarezzare più o meno teneramente, grazie al loro carattere equilibrato e mai fobico.
Come detto in Italia è poco presente, ci sono pochissimi allevatori e pochissimi riconosciuti dall’Enci. Questa situazione rende difficile gli accoppiamenti con riproduttori non consanguinei, quasi tutti i soggetti presenti sono di provenienza ungherese, limitando così le linee di sangue a 4 o 5, mentre si potrebbero avere soggetti provenienti anche dall’America, Francia, Belgio, Germania e dall’Inghilterra dove il Vizsla risulta essere tra i primi 5 cani del paese.
Personalmente cercherò di diffondere le caratteristiche di questa magnifica razza e la sua facilità a svolgere qualsiasi tipo di attività (ricerca del tartufo, delle persone, pet terapy, agility dog), non dimenticando mai che nascono come cani da caccia e quindi da lavoro. Se si perdesse questa nozione trasformandolo soltanto in un cane da compagnia sicuramente rimarrebbe all’ombra di pochi eletti.
Lancio quindi un appello a tutti gli appassionati del bracco ungherese a collaborare in sinergia selezionando soggetti, il più possibile tipici e continuare a fissare con accoppiamenti mirati le sue innumerevoli capacità, partecipando alle varie manifestazioni (mostre e raduni), senza timore del giudizio di esperti giudici, ma spinti dalla voglia di conoscere e comprendere sempre meglio questo fantastico compagno di vita.
Un cane diverso sempre pronto a stupirti per la sua sensibilità ed intelligenza per il suo attaccamento alla famiglia per la sua voglia di giocare, per la sua vigorosità, tenerezza e straordinaria bellezza.